foto credits: www.morettispa.com
Quando si parla di materassi antidecubito ci si avventura in un’argomentazione piuttosto delicata. Già in passato abbiamo affrontato in parte il problema parlando della scelta del materasso ortopedico. In questo caso però si tratta di una situazione più complessa poiché questi materassi vengono utilizzati soprattutto in ambito sanitario per tutti quei pazienti che purtroppo sono costretti a letto per diverso tempo e hanno poca o nulla mobilità; infatti le stanze delle strutture di degenza sono solitamente allestite con uno specifico letto ospedaliero con materasso antidecubito.
A causa di questa condizione infatti, il contatto prolungato con una superficie come quella del materasso normalmente utilizzato può provocare lesioni da decubito. Queste si presentano a causa della pressione eccessiva e prolungata del corpo sul materasso.
Queste lesioni solitamente insorgono nelle zone in cui l’osso è in vista, per esempio parti dell’anca oppure la colonna vertebrale.
Se non si prevengono le piaghe con appositi sistemi antidecubito o se esse non vengono adeguatamente curate, si corre il rischio di provocare lesioni ai muscoli e alle ossa, fino addirittura all’eventualità di far insorgere necrosi con danni permanenti.
Per evitare e attutire tali lesioni è opportuno ricorrere a materassi specifici per chi deve stare a letto per diverso tempo. Si tratta dei materassi antidecubito che prevengono e curano le lesioni cutanee.
Vediamo meglio i fattori per cui si creano queste lesioni:
- l’attrito del corpo sulla superficie;
- lo stiramento del corpo sulla superficie;
- la una pressione prolungata di contatto.
In particolare, con la pressione di contatto, i tessuti subiscono un’ischemia che provoca l’occlusione dei capillari e la formazione di necrosi ed edemi della cute che sono poi visibili sul corpo. Grazie all’ausilio di materassi antidecubito è possibile agire direttamente sulla causa che determina queste lesioni cutanee.
La caratteristica principale del letto antidecubito è la capacità di disperdere l’umidità e il calore consentendo di mantenere una postura che sia la più corretta possibile anche per lunghi periodi.
In quest’ottica anche la fodera del materasso deve avere la giusta composizione in grado di mantenere un microclima ideale utile a diminuire l’insorgere delle piaghe.
foto credits: www.morettispa.com
Tipologie di materasso antidecubito
In commercio esistono molte tipologie di materasso antidecubito e fare la scelta corretta per trovare il materasso antidecubito migliore vuol dire affidarsi a professionisti del settore. Le varie tipologie antidecubito cambiano a seconda del loro funzionamento e della finalità specifica.
Il materasso antidecubito va scelto in base a diversi fattori quali:
- la gravità del problema;
- la conformazione del corpo;
- il peso del paziente.
Il materasso scelto tenendo presente tutti questi fattori migliora la circolazione, riduce il dolore e favorisce la qualità del sonno. Per queste finalità i materassi vengono suddivisi in 3 categorie e classificati in base a delle fasce di rischio rispetto allo svilupparsi delle lesioni:
- materasso ventilato in espanso composito;
- materasso in fibra cava siliconata;
- materasso antidecubito a bolle d’aria;
- materasso ad aria a bassa pressione.
Questi appena elencati sono tutti materassi cosiddetti a basso rischio. Poi vi sono delle altre tipologie che invece sono definite ad alto e medio rischio e sono:
- materasso ad aria a bassa pressione di contatto;
- materasso a cessione d’aria.
La prima tipologia di materasso contro le piaghe, ovvero quello ventilato, è realizzata senza compressore, si tratta di un materasso in poliuretano espanso a cellule aperte, nella parte superiore presenta dei solchi orizontali, verticali o longitudinali e trasversali, per agevolare la circolazione dell’aria ed evitare la macerazione della cute.
Questo tronco che si forma riesce ad adattarsi in base alla pressione che il corpo esercita sul materasso. Il punto di forza è che consente la penetrazione delle parti del corpo più sporgenti. L’altro punto di forza è che logisticamente può essere sostituito al normale materasso e posizionato direttamente sulle reti, inoltre è leggero e facile da posizionare.
Il materasso senza compressore in fibra cava siliconata, è costituito da un rivestimento esterno che contiene delle fibre cave che lo rendono elastico; esse sono trattate con il silicone per garantire che scivolino le une sulle altre ed evitare che si ammassino facendo nel materasso dei solchi. Il materasso in fibra permette quindi la distribuzione del peso del paziente su tutta la superficie d’appoggio. Il punto di forza sta nel garantire un’ottima circolazione dell’aria evitando così il rischio di macerazione della cute e di lesioni da decubito, riducendo l’attrito.
Il materasso a bolle d’aria è costituito da una superficie a bolle appunto, inoltre è costituito da un compressore che spinge l’aria all’interno del materasso. In questo modo le bolle all’interno si gonfiano in modo alternato. Questo movimento fa sì che si eserciti un delicato massaggio che agevola la circolazione del sangue prevenendo la formazione di lesioni da decubito. Da posizionare sul letto di degenza.
I materassi a medio e alto rischio sono realizzati con da elementi tubolari interscambiabili che grazie al compressore si gonfiano e si sgonfiano in modo alternato; in questo modo il degente fa pressione in modo alternato con il corpo e prevenendo o attenuando le lesioni da decubito.
foto credits: www.morettispa.com
Il materasso a cessione d’aria, invece, è un materasso antidecubito formato da più cuscini d’aria indipendenti, posti su una base fluttuante che si gonfiano e sgonfiano grazie ad un sensore che calibra la pressione di contatto in funzione del peso e della postura del paziente. Il suo funzionamento può essere statico, con le celle sempre gonfie o dinamico con le celle che si muovono ad eccezione della testa.
Questa ultima tipologia è impiegata per gli interventi. Si usa durante gli interventi di riabilitazione motoria oppure nel caso in cui ci siano delle lesioni spinali o fratture scomposte, in cui il paziente deve stare forzatamente fermo.
È sufficiente questa breve descrizione dei principali materassi antidecubito per comprendere quanto sia fondamentale riuscire a scegliere in modo corretto quello più adatto alla nostra situazione.
Per questa ragione, oltre ad un consiglio di chi ci segue dal punto di vista medico, è opportuno rivolgersi sempre a professionisti esperti nel campo della produzione di materassi. Contattaci per avere maggiori chiarimenti e risolvere ogni eventuale dubbio.
Link Utili: www.morettispa.com